Vov Vov!
(Factory Flaws – Firenze ITA)
poppy kraut shoegaze

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Roberto Casanovi
(Tipo dischi- Cantù ITA)
bedroom emo pop

Band freschissima nel panorama italiano che sta rapidamente conquistando i cuori in giro per l’Italia e non solo. Un po’ Stereolab, un po’ Broadcast, un po’ pop e un po’ psichedelici, da Firenze col punto esclamativo e tanto furore! In apertura Roberto Casanovi, cantautore e chitarrista lombardo, trapiantato a Genova, raffinato artigiano di un bedroom pop a tinte emo-tive come se ne sente poco in giro!

Vov Vov!
(Factory Flaws – Firenze ITA)
poppy kraut shoegaze

Il progetto VOV VOV! prende vita tra marzo e aprile 2023 a Firenze da tre componenti della band: Giulio, Pier Paolo e Francesca. I primi pezzi nascono da improvvisazioni in sala prove o da nuclei di melodie e contaminazioni reciproche e questo tipo di workflow rimarrà una costante anche ora che la band si è ampliata con l’aggiunta di Giovanni e Zoe. Con i VOV VOV! al completo si è arrivati ad un sound più stabile e una direzione artistica chiara, che integra elementi come il concetto di ripetizione del krautrock, sonorità e melodie riconducibili all’easy-listening e aspetti di onirismo tipici dello shoegaze. Con la partecipazione al Rock Contest nel 2024 inizia l’esperienza live della band, continuando poi al Combo Social Club, al Glue e infine al Viper Theatre nello stesso anno. La band rilascia l’EP Sunbathing In A Magnetic Field a maggio 2025 via Factory Flaws, anticipato da Night Ride e Nancy’s Track.

In definitiva, ci troviamo al cospetto di un lavoro (e di un progetto) maledettamente accattivante. Giulio (batteria), Pier Paolo (chitarra) e Francesca (voce e tastiera) – questi i nomi dei Nostri – hanno confezionato un EP di tutto rispetto. “Sunbathing In A Magnetic Field” è un inno alla musica vera. Quella che fa battere i cuori, oltre alle mani. – Francesco De Salvin – Indieforbunnies

Roberto Casanovi
(Tipo dischi – Cantù/Genova ITA)
bedroom emo pop

Da qualche anno canta, urla, sussurra e declama i suoi sconnessi monologhi interiori, che riversa nelle canzoni: cantautorato intimo e viscerale, ma mai ombelicale, un bedroom pop elettroacustico fuori da ogni moda e da ogni scuola.

“Brani scarni, essenziali, quasi tutti inferiori a tre minuti, con testi sussurrati e fortemente autobiografici. Si comincia con la delicatissima “Fusa” e si prosegue con tracce brillanti come “Il rapporto tra la solitudine e l’universo”, “Metanopoli” e “Dottoressa Bionda”, una serie di arrangiamenti match rock prestati all’intimità del cantautorato emo, una specie di Giovanni Truppi prestato agli American Football.” Marco del Casale – Rockit.it