h1800 proiezione
The Sound Of Softness
Documentario musicale, Germania, 2012, 37′
di Mary Ocher e Julien Binet
Fino a che punto possiamo riscrivere la storia?
Racconta la storia dell’omonimo movimento artistico internazionale degli anni ’70, che, quasi esploso, è caduto troppo rapidamente nell’oblio, non prima di aver provocato un fenomenale scalpore.
h1900 live
Mary Ocher
(Berlino Ger)
experimental pop
Prima volta a Genova per questa particolarissima autrice, che si muove in inesplorate lande del pop, cinematica e intensissima. Anche regista, oltre ai video essay che accompagnano le sue uscite ha girato un documentario, The Sound Of Softness, che proietteremo come nostro MUSICARELL O))). Già collaboratrice di Mogwai, Faust e altri, è una instancabile teoirca e pubblica regolarmente dischi e tesi che li accompagnano.

Mary Ocher
(Berlino Ger)
experimental pop
info: Con residenza a Berlino, una carriera internazionale che abbraccia oltre 40 paesi e due recenti album acclamati dalla critica, Ocher è una delle voci più audaci del pop sperimentale: stimolante, socialmente e politicamente impegnato. Il suo lavoro spazia dall’elettronica, al kraut, alla garage, alla techno destrutturata, al folk, allo spoken word e molto altro ancora. Ha suonato a festival quasi diametralmente opposti quali Santarcangelo e Time Zones.
Il suo attuale Crisis Artist Tour l’ha portata negli Stati Uniti, in Canada, nel Regno Unito, in gran parte dell’Europa, in Australia e in Nuova Zelanda, con concerti sold-out a Londra e Berlino. Il tour accompagna l’uscita del suo settimo album, Your Guide to Revolution, un lavoro coraggioso, vulnerabile e radicale, che ha ottenuto il riconoscimento di “Album della settimana” da The Quietus, è entrato nella classifica dei “Migliori album dell’anno” di Bandcamp, ha ricevuto elogi da The Wire, Rockerilla, Fader e Paste, con oltre 140.000 visualizzazioni su YouTube e un German Record Critics’ Award.
La sua versatilità sonora l’ha portata a collaborazioni diverse come Mogwai, Roberto Cacciapaglia, Julia Kent, Faust e Die Toedliche Doris.
Mary è anche un’artista multimediale e regista.
press:
“A fierce, anti-capitalist critique of the West’s indifference towards human suffering. A cheery challenge to our governments’ inability to demonstrate basic humanity towards others“ – The Fader
“There is no artist quite like Mary Ocher. Her music is like an organism, evolving with each project, adapting to the world around it.” - The Berliner