documentario, Italia, 2023, 73′
di Lucio Apolito e Alvise Renzini
produzione Opificio Ciclope
Prosegue la rassegna Astrolabio con una puntata che guarda al mutamento delle città e alla trasformazione dei territori urbani. Questa volta la protagonista è Bologna, una città raccontata attraverso i suoi personaggi “minori” un po’ nerd, freak, ossessionati, prossimi a scomparire, mentre altri ne compaiono all’orizzonte in quello che il collettivo Opificio Ciclope ha definito “un mondo movie a chilometro zero”.

Mondi che scompaiono. Ritratti di comunità urbane e suburbane. Comunità in via di estinzione o nuove comunità in formazione. Bologna è un posto bizzarro. Tuttavia, al di fuori dei suoi confini è la barbarie. La vecchia città è assediata da una nuova savana. Homeless, nomadi, turisti, freakettoni non sono che l’avanguardia di una nuova cittadinanza. Gli antenati di re futuri. Questo film è come un ritratto di spalle, una fisionomia sfuocata, notturna. Eviteremo accuratamente di mostrare grandi monumenti, personaggi illustri e fatti di provata portata storica. È un ritratto che procede invece per frammenti minori, cittadini anonimi, intrusi. Balle.

Il nostro è un mondo movie fatto a chilometro zero, senza andare in giro per il mondo ma partendo dal pianerottolo di casa… abbiamo indagato su delle cose in via di estinzione, siamo andati a cercarci le cose molto fragili, che oggi ci sono ma che i processi di trasformazione ci toglieranno di torno a breve. Queste storie ce le abbiamo tutti sotto gli occhi, come i barbieri o i cinema a luci rosse. Parliamo di piccoli esercizi commerciali, parliamo di esercenti, di gente che vive sulla strada vendendo qualcosa a qualcuno. Sono esercizi fragili, oggi ci possono essere ma finita questa gestione non ci saranno più, se ne andranno, perché il mondo è cambiato. Un po’ com’era nei mondo movie in cui si raccontava delle tribù della Papuasia, di cannibali in via di estinzione. Te li facevano vedere al cinema: oggi te li faccio vedere ma è l’ultima volta che li vedi. Anche nel nostro film stiamo guardando qualcosa per l’ultima volta, senza saperlo. In città, anche sotto casa nostra, c’è qualcosa che oggi c’è e domani se ne andrà e non tornerà. Questa malinconica ironia è il filo conduttore del nostro film. È anche un pretesto per guardare il mondo in maniera divertita.
Alvise Renzini

Lucio Apolito: Nato nel 1970, il 9 gennaio. Cofondatore di Opifico Ciclope.
Orientamento al team, attitudine al problem solving, attenzione meticolosa alla guida di stile.
Software: Adobe Indesign, Adobe Photoshop, Adobe Illustrator, Adobe After Effects.
Coding: html5, css, php, mysql; estrema dimestichezza con WordPress.
Parla correntemente la lingua inglese.
Francese livello B2.
Alvise Renzini: Membro di Opificio Ciclope dal 1999. Ha realizzato numerosi lavori in animazione e tecnica mista, presentati nei più importanti festival internazionali.
Ha lavorato a vario titolo in numerose produzioni per molti Network televisivi come Rai Uno, Sky, Canal Plus, Discovery.
In ambito più commerciale ha realizzato con Opificio Ciclope vari videoclip musicali e spot pubblicitari.

